La fermentazione è un’arte antica che sta vivendo una nuova giovinezza, tanto da essere diventata uno dei trend gastronomici più popolari degli ultimi anni. Ma dietro a questa riscoperta si nasconde una pratica che affonda le sue radici nella tradizione culinaria di secoli fa, in grado di trasformare ingredienti semplici in piatti ricchi di gusto, nutrizione e proprietà benefiche. E per ottenere risultati rapidi e perfetti, niente è più adatto delle pentole a pressione Lagostina, che ti aiutano a sfruttare al meglio questa tecnica in modo pratico e veloce.
Un gesto antico che ritorna
Prima di scoprire i fantastici benefici della fermentazione e come utilizzarla per arricchire la nostra cucina, facciamo un piccolo salto indietro nel tempo. Si tratta di un processo biologico che permette di conservare gli alimenti e allo stesso tempo di arricchirli di proprietà benefiche. Una vera e propria arte che, da secoli, consente di preservare verdure, cereali, latticini e perfino bevande alcoliche, come vino e birra. La scienza oggi ci dice che i batteri "buoni" che si sviluppano durante il processo di fermentazione sono ottimi per la salute del nostro intestino e per favorire la digestione. E allora, perché non approfittare di questo ritorno alle origini per portare in tavola qualcosa di sano e soprattutto divertente da preparare?
Perché è una mossa vincente? I benefici dei cibi fermentati
Portare la fermentazione in cucina è un po’ come dare un tocco magico ai nostri piatti. Non è solo una questione di gusto, ma anche di strategia e di ottimizzazione delle risorse. Questa tecnica è infatti in grado di trasformare completamente una ricetta. Ma perché conviene davvero utilizzarla?
- Per prima cosa, la fermentazione è un toccasana per il gusto e l'aroma. Trasformando le materie prime in qualcosa di completamente nuovo, arricchisce i piatti con una complessità aromatica che li rende unici.
- In secondo luogo, la fermentazione ha il superpotere di aumentare il valore nutrizionale dei cibi. Grazie ai probiotici, alle vitamine e alla predigestione delle molecole, i piatti diventano una vera e propria bomba di benessere.
- Infine, non possiamo dimenticare quanto sia sostenibile. La fermentazione aiuta a ridurre gli sprechi alimentari perché trasforma gli ingredienti non più utilizzabili in qualcosa di nuovo. In un periodo in cui l’attenzione alla sostenibilità è alta, questa pratica diventa un must per chi vuole fare la differenza, sia per il pianeta che per il portafoglio.
Le basi della fermentazione: come avviene
Ma partiamo dalle basi. La fermentazione può avvenire in due modi principali:
- La fermentazione lattica, in cui i batteri scompongono i carboidrati trasformandoli in zuccheri che, senza ossigeno, diventano acido lattico. Questo metodo è stato usato per secoli per conservare il cibo. Basti pensare allo yogurt e ad altri piatti fermentati che fanno ormai parte della nostra tradizione gastronomica.
- La fermentazione alcolica, in cui i lieviti fanno il loro lavoro trasformando l’amido in zuccheri, che poi diventano alcool e anidride carbonica. È il caso di tante bevande, come la birra e il vino.
- A questi due metodi, in cucina è spesso accostata la fermentazione acetica. Tecnicamente non si tratta di fermentazione vera e propria, ma piuttosto di “ossidazione”. In questo caso, i batteri acetobacter tramutando l'etanolo presente nei cibi o nelle bevande in acido acetico. L’esempio più comune di questa trasformazione è proprio la produzione dell’aceto.
Ma cosa possiamo preparare con questa tecnica a casa? Se hai voglia di cimentarti nella fermentazione classica con le pentole a pressione Lagostina, potresti optare per lo yogurt. Il risultato sarà fresco, cremoso e pronto da gustare.
La fermentazione e la carne
La carne può essere un incredibile ingrediente da fermentare, e con le pentole a pressione Lagostina, puoi ottenere ottimi risultati. Inoltre, l’uso di alimenti fermentati nella preparazione della carne può fare miracoli, dando un tocco in più sia al sapore che alla consistenza della pietanza. Attenzione, però, la fermentazione della carne è un processo che richiede attenzione e un buon controllo delle condizioni di temperatura e umidità. Ecco qualche consiglio per te:
1. Scelta della carne
Per fermentare la carne, è essenziale che tu scelga tagli freschi e di qualità, privi di impurità. Solitamente si usano carne macinata di maiale, manzo o pollo.
2. Preparazione della carne
Trita o macina la carne e mescolala con una miscela di sale, spezie, zuccheri e starter (fermenti lattici o colture di batteri). Quest’ultimi favoriscono la fermentazione e impediscono la proliferazione di microrganismi dannosi.
Il sale è invece fondamentale per l'azione conservante e per il controllo del processo fermentativo.
3. Marinatura e riposo
Lascia riposare la carne condita con sale e fermenti per un periodo che può durare dalle 4 alle 12 ore (o anche più, se lasciata in frigorifero per tutta la notte).
Durante questa fase, i batteri iniziano a moltiplicarsi e a produrre acidi che cambiano la consistenza e il sapore della carne.
Un consiglio extra: aggiungere ingredienti fermentati come miso o kefir prima della cottura è un trucco infallibile. E se ami i ripieni e le farce, la fermentazione può entrare in gioco anche in questo caso. Basta aggiungere qualche cucchiaio di ingredienti fermentati finemente tritati nei tuoi ripieni per arrosti, polpette o involtini, ed ecco che la carne acquisterà sapori nuovi e inaspettati.
4. Cottura rapida con la pentola a pressione
Una volta che la carne è marinata, puoi cuocerla nella tua pentola a pressione. Il tempo di cottura dipende dal tipo di carne e dalle dimensioni dei pezzi. Ecco alcuni esempi:
- Carne di manzo (come il brasato): 40-50 minuti a pressione alta.
- Maiale (come spalla o cosciotto): 40-50 minuti a pressione alta.
- Pollo: 15-20 minuti a pressione alta.
5. Conservazione
Una volta completata la fermentazione, puoi conservare la carne in frigorifero o in ambienti freschi per prolungarne la durata. In ogni caso, la fermentazione aiuta a prevenire la proliferazione di batteri dannosi, aumentando la conservabilità del prodotto.
6. Salse e condimenti
Non dimenticare la fase del condimento, che è fondamentale per completare il piatto. Salse come chutney di frutta fermentata o una crema a base di yogurt non solo arricchiscono il sapore, ma bilanciano anche la ricchezza della carne, aggiungendo una piacevole acidità. Inoltre, donano colore e un interessante accostamento di texture, rendendo ogni boccone ancora più invitante.
7. Garnishing
Il garnishing, ovvero l’arte della “guarnizione”, aggiunge quel tocco speciale al piatto, trasformandolo da semplice a straordinario. Dopo aver preparato e condito la carne, arricchiscila con piccoli dettagli visivi e gustativi, come cetriolini sottaceto o cipolle fermentate. Questi ingredienti non solo regalano sapore in più, ma creano anche un piacevole contrasto di consistenze.
Per riassumere, la fermentazione non è solo un trend. È un vero e proprio ritorno alle origini, che ci permette di riscoprire e apprezzare i cibi naturali e il loro potere curativo. Con l’aiuto delle pentole a pressione Lagostina, potrai trasformare ogni piatto in una piccola esplorazione nel mondo del gusto… e della tradizione.
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