Immaginate che sia inverno e che troviate nella dispensa della vostra cucina un vasetto di marmellata ai limoni, proprio quello che avete preparato durante l’estate. Il ricordo delle lunghe giornate di sole vi farà iniziare bene la giornata con più gusto e dolcezza. Ecco, quindi, due frutti della bella stagione da conservare con l’aiuto della pentola a pressione.
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In un articolo precedente si parlava di marmellata di arance, ma quella di limoni è un ricordo unico dell’estate da chiudere in vasetto. Tra tutte le varietà una è ideale per questa preparazione: gli ovali di Sorrento. Chiamati così per la loro forma ovale, sono limoni di grandi dimensioni e dalla buccia molto profumata.
Se il sapore è troppo acidulo, potete smorzare l’intensità bucando i limoni con una forchetta e poi metterli in pentola a pressione per 5 minuti. Una volta pronti tenere da parte anche l’acqua di cottura, è ricca di olii essenziali rilasciati dalla buccia.
Il passo successivo per preparare la marmellata in pentola a pressione è ricavare la polpa dei limoni, setacciando i semini con il colino, e ricavare delle scorze dalla buccia. Unite scorze, polpa senza semi e acqua di cottura allo zucchero, in proporzione 1 kg di frutta per 650 g di zucchero, e cuocete il composto in vasetti.
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Oltre a velocizzare la pastorizzazione, preparare la marmellata in pentola a pressione permette di ridurre la quantità di zucchero della ricetta. Nel caso delle pere, per esempio, lo zucchero è già presente nella frutta e non c’è bisogno di aggiungerne ancora.
Per preparare la confettura di pere, infatti, avrete bisogno di 2 kg di pere ben lavate, 1 limone e se volete potete aggiungere un po’ di miele d’acacia. Il consiglio è di scegliere pere fresche e turgide, le migliori per questo tipo di preparazione sono le abate o le Williams.
Una volta lavate dovrete solo pulirle dal torsolo e cuocerle in pentola a pressione per 30 minuti con il succo di un limone, acqua e miele per ricavare la marmellata da invasare.
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Quando si prepara la marmellata in pentola a pressione occorre seguire alcune regole per garantire una buona conservazione. Lasciate un po’ di spazio tra la composta e il tappo, circa 2 dita, in questo modo si può formare il vuoto durante la bollitura dei vasetti. E sempre sulla pastorizzazione domestica fate sempre attenzione a immergere completamente i barattoli in acqua.Â
E prima della pastorizzazione, se non siete sicuri che la vostra marmellata sia pronta, fate la prova del piattino. Provate a versarne un cucchiaino su un piatto freddo e inclinatelo, se la composta non scivolerà via, vuol dire che è pronta.
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I due termini non sono sinonimi. La marmellata è, infatti, un prodotto tipicamente a base di agrumi realizzato utilizzando polpa, purea e succo che deve essere presente almeno per il 20% del preparato totale. Si parla invece di confettura con qualsiasi altro tipo di frutta o di ortaggi, come la cipolla per esempio, e la percentuale di prodotto deve essere almeno del 35%.
E le composte? Le composte contengono meno zucchero di tutti e tre i preparati, perché vengono realizzate con almeno il 65% di frutta o verdura. Se in estate vi date alla conserva mania e volete approfondire l’argomento, in questo articolo troverete 4 ricette per delle composte estive da far venire l’acquolina.
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