Le innovative idee di cottura di Lagostina sono il fulcro della nuova rubrica dedicata: Cuocismart. In questo approfondimento parliamo del batch cooking, ovvero il “cucinare seriale”: un modo pratico ed accorto di ottimizzare la preparazione del cibo, per renderlo disponibile lungo tutta la settimana. Scopriamolo insieme.
Batch cooking, questo sconosciuto! Sarà poi tale?
Questo cucinare in serie, nobilitato da un termine anglosassone, può essere in effetti un alleato sconosciuto ai più frettolosi di noi, a chi è sempre costretto a consumare pasti fuori casa, oppure a chi è davvero alle prime armi ai fornelli… A ben pensarci però, il suo buon senso non è per nulla estraneo alla saggezza famigliare di casa, ovvero alle pratiche di mamme, nonne e papà nella razionalizzazione della spesa alimentare e nel rendere disponibili ingredienti, semilavorati e piatti finiti per il consumo in differita, laddove la scarsità di tempo e il lavoro ostacolano una preparazione quotidiana ed un consumo in tempo reale. Addentriamoci dunque nei segreti del batch cooking.
Cos’è il batch cooking
Si tratta sostanzialmente di cucinare le giuste quantità e scelte di cibo in un’unica occasione, al fine di creare una scorta in frigorifero o nel freezer, che potrà essere consumata in un secondo momento e che coprirà virtuosamente l’intera settimana. È praticamente il contrario del preparare il pasto e servirlo per un consumo immediato. O l’opposto di avere il frigo vuoto e di ordinare disperatamente d’impulso ad un delivery. Trascorrere un pomeriggio o una sera ai fuochi di casa per prepararsi i pasti può sembrare un “lusso” poco sostenibile, ma se ci pensiamo bene in realtà fa risparmiare tempo, denaro e limita lo spreco alimentare. Non senza una buona dose di piacere e relax. Vediamo come e perché.
Anatomia del batch cooking
L’idea di fondo che facilita il batch cooking è pensare a preparazioni o ingredienti di base che si prestano ad essere riadattati a piatti diversi, in una vera e propria pratica di remix-remake. Ad esempio, dei bocconcini di pollo cremosi possono essere consumati come tali in monoporzioni, oppure abbinati ad un primo od un risotto, oppure ancora divenire il ripieno o il topping per un prodotto da forno, un tortino od un wrap. Un altro esempio è quello dei ragù, delle creme di legumi, o delle salse come il guacamole e l’hummus: anche in questo caso porzionatura, congelamento ed abbinamento successivo con differenti preparazioni ci offrono un semilavorato versatile che ci risolve perlomeno la metà di un pasto. Un altro trucco è quello dell’ingrediente cotto, come i cereali o i legumi, che di per sé formano una base di companatico e si prestano ad essere associati a verdure, creme o ad un brodo vegetale (da preparare e stoccare anch’esso). Infine, conta anche la quantità: se cuciniamo una pasta con il ragù (di carne o vegetale) in razioni più abbondanti, possiamo pensare di congelarne un po’ e di gratinarla al forno in un secondo momento.
Le 6 regole base
1. Ho un piano. Pianifica in anticipo la spesa per le preparazioni batch cooking della settimana; controlla quello che hai in dispensa e procurati tutti gli ingredienti che mancano. Fai spazio in frigo e nel congelatore.
2. Batch cooking Ware. Controlla il tuo equipaggiamento. Se è vero che non servono grandi e speciali attrezzi per cucinare in serie, è pur vero che alcuni utensili rendono più facile e divertente il compito. Ad esempio: una padella larga od un wok antiaderente sono strumenti versatili con cui cucini praticamente ogni cosa; casseruole multiuso: Ingenio Lagostina può passare tranquillamente dal fuoco, alla tavola, al forno, al frigo (nell’ordine che vuoi tu); coltelli affilati per le preparazioni; contenitori di stoccaggio adatti per il frigo e il freezer e della giusta grandezza rispetto alle porzioni che ti servono; stampi per cibo e porzioni; etichette per contrassegnare i contenitori con nome, data e numero delle razioni.
3. Ora o mai più. Scegli con cura il momento giusto per cucinare. Può essere di sera, in un giorno di festa, quando fuori c’è brutto, oppure quando arriva l’ispirazione. L’importante è ritagliarsi in tutta calma alcune ore di concentrazione e dedizione, senza essere rimasti a pancia vuota prima!
4. (C)lean cooking. Nel momento della performance mantieni in ordine il tuo spazio di lavoro e pulisci sempre progressivamente, anche in fase intermedia, i tuoi strumenti. Ti eviterai così fastidiose code di pulizia finale interminabile che annullano il piacere della preparazione e ti fanno rimpiangere una stanza-cucina allo stato aurorale.
5. Non tutto va bene in freezer. Accertati di quali preparazioni possono essere effettivamente congelate e quali è bene tenere solo nel frigo. Presta anche attenzione alle durate differenti delle ricette e pianifica bene il loro consumo. Certi alimenti di base è bene congelarli o metterli in frigo non conditi e con poche spezie, in modo tale da ravvivarli con ingredienti freschi al momento del consumo.
6. Mix&match + record&repeat! Segnati e tieni traccia delle combinazioni vincenti che funzionano bene insieme. Le volte successive alla prima sarà sempre più facile remixare con il tuo gusto personale le preparazioni!
I vantaggi del batch cooking
Ora che abbiamo ricevuto la nostra iniziazione al batch cooking, appaiono più chiare le sue ragioni di fondo. Pensare alla spesa degli ingredienti che ci servono, ottimizzare gli spazi di casa, evitare consumo estemporaneo ed improvvisato di cibo comprato sul momento (non sempre salutare), cucinare da soli con calma con un occhio alla sostenibilità e alla salute, sono tutte pratiche che impattano molto positivamente sul nostro stile di vita e sul risparmio di tempo e di soldi. Adottare l’ottica del batch cooking rappresenta senz’altro una facilitazione di metodo, un movente ed un orientamento che può farci prendere dimestichezza con la cucina e tutto il suo mondo! …E farci esercitare una buona dose d’amore per noi stessi e per i nostri cari, che non guasta mai.